Solo nella terra, nel mare e nel sole trovo conforto e abbandono.
E anche quando i pensieri sembrano bloccarsi in un limbo fatto di terra arida e silente,tra le sinapsi neuronali e gli impulsi nervosi della mano e il senso si perde sciogliendosi in una qualche soluzione acida di bene e male, il canto assordante delle cicale mi desta da un sonno profondo.
Ma quel ronzio in testa non smette di tormentarmi, è il ronzio degli incubi notturni che meticolosamente come tante api operaie entrate dal naso fin su al cervello, lavorano per creare il loro impero. L'incubo si trasforma in realtà e la realtà in incubo in una metamorfosi che solo la grande madre può reggere e governare. La metamorfosi della vita o la vita nella metamorfosi . Mi immagino infinite matriosche,l'una dentro l'altra, un matrix infinito di illusioni.E mi scopro sempre più piccola nella pretesa di essere grande.